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#Tendenze
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Spettrometri degli strumenti di Edinburgh utilizzati per caratterizzare pigmento blu egiziano
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Le applicazioni degli strumenti di Edinburgh team ed il Dott. Gianluca Accorsi, un ricercatore al CNR Nanotec in Lecce, Italia, lavorata alle proprietà foto-fisiche del pigmento blu egiziano per mezzo dei nostri spettrometri di fluorescenza.
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L'interesse nelle indagini non invadenti per lo studio e nell'identificazione dei materiali della pittura notevolmente è aumentato durante le due decadi scorse. La natura degli oggetti del museo è tale che il campione si attiene sempre ad un minimo, così, un metodo spettroscopico è ideale a questo fine.
Un pigmento antico, un cuprorivaite, un CaCuSi4O10 o un azzurro al contrario denominato dell'Egyptian, è stato foto-fisico esaminatrice.
La ricerca comprende le informazioni qualitative, spettri di eccitazione e cioè dell'emissione, così come quantitativo che è i rendimenti quantici di photoluminescence (PLQY) che sono stati ottenuti in regione vicina all'infrarosso (NIR).
Il pigmento è risultato essere un forte emettitore di NIR, con l'più alta efficienza di quantum conosciuta per un cromoforo del molecola-livello.
Per più particolari vogliate si scattano qui: http://bit.ly/1QBaX6m
Ringraziamenti
Cordiale ringraziamo Gianluca Accorsi del CNR NANO, Lecce e Giovanni Verri dell'istituto di arte, Londra di Courtauld per misura di materiale presentata in questo articolo di notizie.