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Come viene lavorato il materiale con il laser
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Il laser ha un'elevata luminosità, alta energia e direttività estremamente elevata. Un allargatore di fascio, uno specchio, uno specchio di messa a fuoco e simili sono disposti tra la sorgente luminosa e il pezzo da lavorare e, infine, la testa di lavorazione. Il laser viene focalizzato da questo sistema a percorso ottico in un punto molto piccolo, ad altissima densità di energia, dove reagisce con il materiale e lo lavora.
Luce continua: Non c'è intervallo, onde luminose continue, e la massima potenza si ottiene sempre in condizioni ideali: Ci sono onde luminose distanziate che hanno una maggiore potenza di picco a parità di potenza media.
D: Qual è l'ampiezza dell'impulso?
R: L'ampiezza dell'impulso è la lunghezza della durata dell'impulso
D: Quali sono le caratteristiche di elaborazione degli impulsi corti?
R: La luce a impulsi di lunga durata è come un coltello smussato. La luce a impulsi di breve durata è come un coltello affilato. Più breve è l'impulso, maggiore è la potenza di picco, più breve è il tempo del materiale di contatto, maggiore è la forza, migliore è l'effetto di elaborazione, minore è l'effetto termico e maggiore è la precisione, che è quello che spesso si dice
D: In che modo gli impulsi corti raggiungono la lavorazione a freddo?
R: L'ampiezza dell'impulso ultracorta fa sì che la potenza di picco dell'impulso laser sia molto elevata, il che può rompere il legame intermolecolare, che equivale a far evaporare il materiale. Piuttosto che un laser continuo o un laser a lungo impulso, quando il materiale viene lavorato, assorbe la radiazione luminosa per generare energia termica, per poi propagarsi alle molecole adiacenti e il materiale fuso raggiunge l'effetto di lavorazione. Pertanto, l'elaborazione a impulsi brevi raggiunge l'elaborazione a freddo in senso relativo.