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#Tendenze
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CAPACITÀ TECNICA E ALTRI STRUMENTI PER IL RICICLO DELLA CARTA IN PORTOGALLO
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CAPACITÀ TECNICA E ALTRI STRUMENTI PER IL RICICLO DELLA CARTA IN PORTOGALLO
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La carta ci accompagna fin dall'antichità. La sua invenzione, intorno al 200 a.C. in Cina, ha trasformato il modo in cui la conoscenza veniva trasmessa da una generazione all'altra. Dall'uso iniziale ridotto si è passati a un uso massiccio in molteplici applicazioni che rendono la raccolta, la separazione e la classificazione della carta essenziali per il suo riciclaggio e la generazione di materie prime secondarie. La trasformazione della carta per i suoi diversi usi in numerosi settori (agricoltura, stampa, sanità, chimica...) la rende un rifiuto successivo che richiede tecnologie sempre più sofisticate per il riciclaggio. Gli sviluppi tecnologici più avanzati nel campo del riciclaggio includono separatori ottici, intelligenza artificiale, deep learning, robotica, big data, ecc
In Paesi come il Portogallo, la carta rappresenta il 18% dei rifiuti giornalieri e circa il 40% dei rifiuti finisce in discarica, una cifra molto più alta rispetto ad altri Paesi europei. Il Portogallo è attento all'ambiente, ma questo non si riflette nelle sue abitudini di riciclaggio. Nel 2020, ogni portoghese ha prodotto circa 512 chili di rifiuti urbani e la raccolta indifferenziata continua a essere privilegiata. Solo aumentando la raccolta differenziata sarà possibile raggiungere gli obiettivi di riciclaggio della carta fissati per il 2025 (75%) e il 2030 (85%) e passare a un'economia più circolare.
In questa direzione, si sottolinea che oltre il 50% della produzione mondiale di carta e cartone è già realizzata con fibra recuperata, principalmente dal riciclo di materiale da imballaggio (86%). Secondo i dati del Bureau of International Recycling (BIR), ogni anno nel mondo si producono più di 250 milioni di tonnellate di fibra recuperata, di cui solo il 27% in Europa. La Spagna è il Paese che incorpora la più alta percentuale di fibra recuperata nella sua produzione (circa l'80%), più di Germania (78%), Francia (73%) e Portogallo (70%).
In questo contesto, va considerato che il tasso di circolarità, uno strumento per quantificare quanto un Paese sia vicino al paradigma dell'economia circolare, non tiene conto solo del tasso di sostituzione delle materie prime secondarie. Il Portogallo ha una capacità tecnica riconosciuta, ma è necessario continuare a offrire opportunità, conoscenze, finanziamenti e strumenti di politica pubblica per questa trasformazione.
INCENTIVI PER LA BIOECONOMIA CIRCOLARE IN PORTOGALLO
Questi obiettivi, che possono essere estrapolati ad altri rifiuti, pongono sfide molto complesse, come la penalizzazione dei cittadini portoghesi che non riducono i rifiuti e non li separano. Si prevede che nel 2025 il pagamento della tassa sui rifiuti sarà separato dalla bolletta dell'acqua e sarà implementato un sistema di "paga quello che butti", cioè paga per ciò che non viene depositato nei contenitori per il riciclaggio che nel 2021 hanno raccolto, secondo i dati degli enti di gestione Sociedade Ponto Verde e Novo Verde, più di 435 mila tonnellate di rifiuti.
Questa nuova tassa non è l'unica misura presa in considerazione dal governo portoghese. Un altro strumento fondamentale è stato l'attivazione di finanziamenti specifici per l'attuazione di progetti concreti sul territorio incentrati su una reale transizione verso l'economia circolare. In questo senso, il Portogallo si sta concentrando soprattutto sulla bioeconomia circolare in settori come il tessile, le calzature o la silvicoltura, a cui si aggiunge il rafforzamento delle filiere di recupero dei rifiuti organici.
Per aumentare i dati sul riciclaggio della carta e raggiungere gli obiettivi di riciclaggio, il Portogallo sta lavorando per limitare l'uso dei rifiuti cartacei per il recupero di energia e per garantire che la carta venga raccolta separatamente per assicurare la produzione di nuove fibre di qualità. Affinché questa raccolta differenziata sia efficace, deve essere completata con una tecnologia di selezione, come il nostro separatore ottico ECOPACK, che consente di classificare, recuperare e recuperare questi rifiuti.
PICVISA è stata pioniera nell'ideazione, progettazione e produzione di apparecchiature di visione e intelligenza artificiale per la separazione dei materiali. La precisione dell'ECOPACK è ottenuta grazie alla tecnologia di visione artificiale iperspettrale e all'elaborazione dei dati ad alta velocità per cui puntiamo sulle nostre apparecchiature. Inoltre, questo separatore ottico si distingue anche per l'ampia varietà di configurazioni per diversi compiti di classificazione e per la sua flessibilità nell'apportare modifiche rapide alla classificazione di nuovi materiali da separare
TECNOLOGIA DI RICICLAGGIO PER UN'INDUSTRIA CHE CERCA LA CIRCOLARITÀ
L'interesse per il riciclaggio della carta non è esclusivo del Portogallo. I rappresentanti dell'industria cartaria europea si sono recentemente riuniti a Bruxelles e si sono impegnati a riciclare il 76% della carta entro il 2030. Questo impegno è contenuto nella Dichiarazione europea sul riciclaggio della carta 2021-2030, che stabilisce misure per ottimizzare la gestione della carta in un ciclo di riciclaggio continuo. Ciò comporta una serie di operazioni, dalla fabbricazione della carta, alla trasformazione dei prodotti e alla stampa, fino alla raccolta, alla selezione e al riciclaggio.
Le ragioni sono chiare. L'aumento del consumo di fibra di carta recuperata comporta, ad esempio, un enorme beneficio ambientale. Da un lato, il riciclaggio di una tonnellata di carta consente di risparmiare più di 4.000 kWh di energia e un'enorme quantità di acqua. D'altra parte, la trasformazione dei rifiuti cartacei in una materia prima secondaria ha anche un altro vantaggio: per ogni tonnellata di carta riciclata, vengono salvati tra i 15 e i 20 alberi. Secondo i calcoli dell'organizzazione non governativa WWF (World Wide Fund for Nature), ogni anno nel mondo scompaiono tra i 74.000 e i 93.000 chilometri quadrati di boschi e giungle, un'area equivalente alla superficie continentale del Portogallo. Infine, la carta riciclata può avere più di una vita, poiché è possibile riciclarla fino a sei volte.