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ECONOMIA CIRCOLARE: CRESCITA SOSTENIBILE E PROFITTO NEL PANORAMA AZIENDALE
ECONOMIA CIRCOLARE: CRESCITA SOSTENIBILE E PROFITTO NEL PANORAMA AZIENDALE
L'economia circolare non solo svolge un ruolo cruciale nella lotta all'emergenza climatica e nella ricerca della sostenibilità, ma consente anche alle aziende di affrontare le sfide attuali legate all'approvvigionamento, alle richieste dei clienti e all'evoluzione normativa.
In un mondo caratterizzato da volatilità e incertezza, in cui molteplici pressioni colpiscono le catene di approvvigionamento, l'adozione di una strategia di economia circolare si presenta come una soluzione che aiuta a mantenere resilienza e redditività, soddisfacendo allo stesso tempo tutte le parti interessate.
Sia a livello europeo che in ciascun paese, gli sforzi per la sostenibilità sono intensificati attraverso lo sviluppo di piani e normative che guidano la transizione da un'economia lineare a un'economia circolare.
I benefici dimostrati dell'economia circolare vanno oltre la responsabilità aziendale, generando redditività economica e valore del marchio.
I PILASTRI DELL'ECONOMIA CIRCOLARE: RIDURRE LE EMISSIONI, RIDURRE I RIFIUTI E AUMENTARE IL RIUTILIZZO.
Per realizzare una transizione sostenibile, la "Strategia per l'economia circolare Spagna 2030" rappresenta il quadro strategico e operativo per raggiungere un impatto ambientale positivo.
In questo quadro strategico, vengono identificate sei aree affinché le organizzazioni possano sfruttare tutte le opportunità insite nell'economia circolare:
• Ridurre il consumo di materiali nazionali del 30% rispetto al PIL.
• Ridurre la generazione di rifiuti del 15%.
• Ridurre gli sprechi alimentari lungo tutta la filiera alimentare.
• Aumentare il riutilizzo e la preparazione per il riutilizzo.
• Migliorare l'efficienza nell'uso dell'acqua del 10%.
• Ridurre le emissioni di gas serra.
Si pone particolare enfasi sulla necessità di aumentare i livelli di riciclaggio in Spagna per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Commissione europea.
NELL'ECONOMIA CIRCOLARE, TUTTI I MATERIALI HANNO UNA NUOVA VITA.
Uno studio esaustivo pubblicato da EY Consulting definisce l'economia circolare come una mega-tendenza che facilita la rigenerazione dell'ecosistema naturale e, al contempo, rigenera gli ecosistemi industriali e commerciali.
In questo contesto, è di fondamentale importanza ridurre l'uso di materie prime, minimizzare i rifiuti e diminuire le emissioni di CO2.
Il rapporto "Separazione dei rifiuti misti per raggiungere gli obiettivi dell'economia circolare dell'UE" valuta se gli obiettivi di riciclaggio dell'UE possano essere raggiunti attraverso miglioramenti nella riciclabilità degli imballaggi e un aumento della raccolta selettiva dei rifiuti.
Una delle principali conclusioni è la necessità di implementare sistemi efficaci di separazione dei rifiuti misti per garantire il rispetto sistematico degli obiettivi di riciclaggio e progredire nella riduzione delle emissioni di carbonio dell'UE.
Si stima che la separazione dei rifiuti misti potrebbe ridurre fino al 21% delle emissioni totali del settore dei rifiuti dell'UE entro il 2030 e fino al 25% se vengono implementati sistemi di raccolta selettiva più ambiziosi.
In tre dei paesi più avanzati dell'UE in questo settore, ovvero Svezia, Germania e Belgio, si stima che la separazione dei rifiuti misti potrebbe aumentare i tassi di riciclaggio entro il 2030 di circa il 58% in Svezia, il 62% in Germania e fino al 65% in Belgio.
L'obbligo di classificare questi rifiuti contribuirebbe al raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio degli imballaggi in plastica e carta entro il 2030 e contribuirebbe tra il 2,9% e l'8,2% agli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani.
Il rapporto sottolinea l'importanza dell'identificazione e classificazione corrette dei rifiuti come parte fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell'economia circolare e ridurre le emissioni di carbonio nell'UE.
Per incorporare i diversi tipi di rifiuti nel processo produttivo, sono necessarie infrastrutture operative in cui la precisione nell'identificazione e classificazione dei rifiuti rappresenta un elemento decisivo nella catena del valore.
INTEGRARE LA CIRCOLARITÀ NEL MODELLO DI BUSINESS E NELLA FILOSOFIA AZIENDALE.
Presso PICVISA, aderiamo al Programma degli Accordi Volontari per la riduzione delle emissioni di gas serra (GES) della Generalitat de Catalunya, perché misurare e ridurre la nostra impronta di carbonio è una priorità cruciale per noi.
Tuttavia, dove il nostro impegno verso i principi dell'economia circolare è evidente è nella nostra attività quotidiana, nella nostra strategia di innovazione e nel costante miglioramento dei nostri prodotti e servizi.
Attraverso i nostri sviluppi tecnologici, contribuiamo all'identificazione, separazione e riciclaggio del vetro, della plastica, dei tessuti e di altri rifiuti.
Grazie alla nostra tecnologia, aziende leader come Coleo Recycling rendono possibile il recupero, il tracciamento e l'utilizzo di una parte sempre più significativa dei rifiuti tessili per la produzione di nuovi prodotti. Coleo Recycling processa oltre 3.000 tonnellate all'anno e presso PICVISA siamo orgogliosi di far parte dell'ecosistema industriale che promuove la circolarità del settore tessile.
Il nostro impegno è assoluto perché la sfida che affrontiamo è di enorme portata. Per farsi un'idea, pensiamo che ciascuno di noi, ogni europeo, genera circa 15 chili di rifiuti tessili all'anno. Una semplice moltiplicazione ci porta a un totale di 7,5 milioni di tonnellate di rifiuti tessili generati in Europa ogni anno.
Ma siamo ben consapevoli della necessità di ridurre i rifiuti e il loro impatto, senza dubbio. Tuttavia, le previsioni indicano che nel 2030 ciascuno di noi genererà 20 chili di rifiuti tessili all'anno. Un aumento del 30% per individuo in un decennio.
Prendere consapevolezza della situazione è necessario, prendere misure per invertirla è non negoziabile. L'adozione di approcci circolari non solo contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico, ma consente anche alle organizzazioni di affrontare le sfide legate all'approvvigionamento, alle richieste dei clienti e all'evoluzione normativa, contribuendo in modo significativo agli sforzi della società per raggiungere la decarbonizzazione.
L'economia circolare viene presentata, e i dati e le proiezioni la supportano, come un paradigma redditizio e sostenibile per le imprese nel panorama attuale.