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#Tendenze
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Tubi in plastica con un'impronta di carbonio ridotta del 90 per cento
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In linea con il suo EverMinds, Borealis ha collaborato con Uponor per migliorare la sostenibilità dei tubi in polietilene reticolato (PE-X). Il PEX Pipe Blue che ne è scaturito è il primo portafoglio di tubi al mondo realizzati in PEX con materie prime rinnovabili.
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Anche l'industria delle costruzioni vorrebbe diventare più sostenibile. Ciò dipende dalla disponibilità di materiali più ecologici. A tal fine, il produttore di materie plastiche Borealis ha collaborato con lo specialista di tubi Uponor per sviluppare tubi in polietilene reticolato (PEX) a base biologica. Borealis sostiene che si tratta dei primi tubi PEX al mondo realizzati con materie prime rinnovabili a ottenere la certificazione ISCC Plus.
Chiamati PEX Pipes Blue, i prodotti sono basati su PE proveniente dalla gamma Bornewables. Sono prodotti a partire da materie prime di seconda generazione, come gli scarti della macinazione o i residui della lavorazione degli alimenti. Secondo l'azienda, l'impronta di carbonio dei tubi è fino al 90% inferiore a quella dei tubi PEX convenzionali a base fossile. Questo dovrebbe aiutare le aziende del settore edile a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità per gli impianti idraulici, di riscaldamento, di ventilazione e di condizionamento dell'aria. La minore impronta di carbonio dichiarata si basa sui calcoli della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) in conformità agli standard EN15804+A1 e CML/ISO21930.
"Con la nostra gamma PEX Pipes Blue, che si basa interamente su materie prime rinnovabili, offriamo ai nostri clienti la possibilità di ridurre l'impatto ambientale delle loro installazioni. Siamo convinti che il PEX Pipes Blue diventerà presto il nuovo standard di riferimento in questo importante mercato, grazie all'utilizzo di Bornewables e al suo enorme potenziale di riduzione dell'impronta di carbonio", afferma con entusiasmo Robert Molund, CEO di Uponor.