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Industria dell'imballaggio: Rimuovere in modo efficiente il PET riciclato dai filtri metallici

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La tecnologia della pirolisi sottovuoto riduce i costi e ottimizza i risultati di pulizia

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Il PET riciclato (rPET) è sempre più utilizzato per produrre vassoi di frutta e verdura: Imballaggio circolare è la parola d'ordine qui. I filtri metallici utilizzati nei processi di produzione dei grandi impianti di produzione devono essere cambiati ogni giorno, sostituiti in parte ad ogni turno, e i residui di rPET devono essere rimossi. "I nostri clienti del packaging utilizzano la nostra tecnologia di pirolisi sottovuoto particolarmente delicata ed ecologica per pulire questi filtri", spiega Virgilio Perez Guembe, esperto di pulizia termica di SCHWING Technologies. A differenza delle lunghe procedure manuali, questo processo completamente automatizzato richiede solo dalle otto alle dieci ore circa. "I nostri sistemi VACUCLEAN puliscono rapidamente e in un'unica operazione, il che fa risparmiare non solo tempo ma anche manodopera", sottolinea Perez Guembe, sottolineando che gli utenti traggono vantaggio anche dalla possibilità di ottimizzare la rete digitale dei sistemi.

Tempi di pulizia brevi per filtri contaminati da rPET

Esempi di queste applicazioni sono circa 85 x 35 cm (L x A) di filtri metallici, che vengono utilizzati nel processo di produzione di vassoi per frutta e verdura. Il produttore, un produttore spagnolo di imballaggi, lavora con rPET. L'azienda deve pulire i suoi filtri quotidianamente, utilizzando la tecnologia della pirolisi sottovuoto e la speciale competenza di SCHWING nella pulizia. Fattori tecnici come il tempo di pulizia individuale, l'atmosfera sottovuoto, l'esatta curva di temperatura e la temperatura massima dell'intero processo sono stati specificamente adattati ai sistemi di filtraggio e all'rPET di questo utente. "Per accelerare ulteriormente il processo di pulizia, abbiamo anche realizzato per i nostri clienti un cestello di carico appositamente adattato alle dimensioni dei filtri", riferisce l'esperto di SCHWING.

Processo di pulizia ecologico nel sistema di pirolisi sottovuoto

La pulizia avviene in una camera di pulizia sottovuoto riscaldata elettricamente, la cui temperatura viene misurata direttamente sul filtro. Perez Guembe descrive il processo di pulizia ecologica come segue: "In modo che gran parte dell'rPET possa inizialmente fondere e fuoriuscire, il sistema si riscalda lentamente ed è delicato sui materiali. Il processo di pirolisi vera e propria che decompone il resto del polimero inizia solo a circa 440 gradi Celsius" Il carbonio residuo viene rimosso con una successiva fase di ossidazione a circa 450 gradi Celsius. Tutto questo avviene in modo completamente automatico e non lascia quasi alcun residuo. Se necessario, gli ultimi residui inorganici vengono rimossi manualmente con aria compressa.

Integrazione digitale del sistema di pulizia VACUCLEAN

Per ottimizzare digitalmente il processo di pulizia completamente automatico, il team di sviluppo della SCHWING ha ampliato il sistema di pirolisi sotto vuoto termico con diversi nuovi componenti. Oltre ad un nuovo touch panel con connessione di rete, questi componenti digitali includono anche una connessione dati interna per il data mining e la documentazione digitale del sistema nel cloud di SCHWING. Ulteriori innovazioni tecniche comprendono la misura di portata completamente elettronica per l'aria di alimentazione del catalizzatore, una lampada di segnale di processo e un concetto di segnalazione guasti rivisto. "Tutte queste misure riducono notevolmente i tempi di pulizia, il che è particolarmente importante per i nostri clienti dell'industria dell'imballaggio", dice Perez Guembe.

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