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#Tendenze
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Come distinguere tra sensore di Hall e sensore Wiegand?
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Informazioni
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Tutti riconoscono che i sensori di Hall e anche i sensori Wiegand sono comunemente utilizzati. Ma lei riconosce la differenza tra di loro? Come fornitore di sensori Wiegand, lasciate che vi informi.
I sensori ad effetto Hall vengono utilizzati per la rilevazione della distanza, il posizionamento, la scoperta della velocità e le applicazioni di rilevamento della corrente.
Spesso, un sensore di Hall è integrato con il rilevamento della soglia per garantire che funzioni come e anche come interruttore. Comunemente visti in applicazioni industriali, come il tubo pneumatico citrico nella foto, vengono utilizzati anche nelle apparecchiature dei clienti; ad esempio, alcune stampanti di sistemi informatici li utilizzano per scoprire le mancanze di carta e i coperchi aperti. Possono essere utilizzate anche nelle tastiere dei sistemi informatici, un'applicazione che richiede un'elevatissima integrità. Un altro utilizzo di un sensore di Hall rimane nello sviluppo di pedaliere per organo MIDI, dove il movimento di un 'vitale' sulla pedaliera viene convertito come un interruttore on/off tramite i sensori di Hall.
I sensori di Hall sono tipicamente utilizzati per cronometrare la velocità delle ruote e degli alberi, come ad esempio per la fasatura dell'accensione dei motori a combustione interna, i tachimetri e anche i sistemi di arresto antibloccaggio. Essi sono utilizzati nei motori elettrici a corrente continua brushless per rilevare l'impostazione del magnete irreversibile. Nella ruota nella foto con 2 magneti con la stessa distanza, la tensione del sensore arriverà ad una testa due volte per ogni trasformazione. Questa impostazione viene tipicamente utilizzata per regolare la velocità delle unità disco.
La gestione del segnale ed anche l'interfaccia dei sensori ad effetto Hall sono trasduttori lineari. Pertanto, tali sensori richiedono un circuito rettilineo per la gestione del segnale di esito del sensore. Tale circuito rettilineo:
Offre una guida coerente esistente ai sensori
Ingrandisce il segnale di risultato
In alcuni casi, il circuito lineare può annullare la tensione di offset dei sensori ad effetto Hall. Inoltre, l'inflessione AC della corrente di pilotaggio potrebbe anche abbassare l'influenza di questa tensione controbilanciata.
I sensori ad effetto Hall con trasduttori diretti sono spesso incorporati nell'elettronica digitale. Ciò rende possibile una regolazione avanzata delle caratteristiche del sensore e l'interfacciamento digitale con i sistemi a microprocessore. In alcuni servizi dei sensori ad effetto Hall IC viene utilizzato un DSP, che prevede più selezioni tra le strategie di elaborazione. Le interfacce utente del sensore ad effetto Hall possono consistere nella diagnostica degli ingressi, nella sicurezza degli errori per problemi transitori e anche nel rilevamento di cortocircuiti/aperti. Potrebbe anche fornire e tenere d'occhio l'esistente al sensore ad effetto Hall stesso. Ci sono prodotti IC di precisione disponibili per trattare questi attributi.
I sensori Wiegand sono sensori magnetici che non richiedono alcuna tensione o corrente esterna e che utilizzano l'effetto Wiegand per generare un impulso costante ogni volta che la polarità del campo magnetico si inverte. I sensori Wiegand sono realizzati avvolgendo una bobina attorno ad un nucleo di cavo Vicalloy, che, a causa dell'isteresi insita nell'effetto Wiegand, genera un impulso nella bobina ogni volta che la polarità magnetica del nucleo del cavo Vicalloy si gira. Possono essere utilizzati in una serie di applicazioni di captazione magnetica e hanno anche il vantaggio aggiuntivo che la potenza di ogni impulso può essere captata.
L'uniformità degli impulsi creati da Wiegand Sensors può essere utilizzata anche per fornire energia ai dispositivi elettronici a bassissima potenza da far funzionare utilizzando un singolo impulso. Inoltre, gli impulsi successivi possono essere mantenuti per bilanciare la domanda di energia dei circuiti di potenza a bassa potenza. In alternativa, gli impulsi possono essere utilizzati per attivare, o "risvegliare", i circuiti elettronici alimentati ad intermittenza.
In particolari applicazioni, vengono sfruttate entrambe le caratteristiche degli impulsi. L'energia degli impulsi viene utilizzata per alimentare i cablaggi a bassissima potenza o i circuiti integrati che, a loro volta, utilizzano la temporizzazione degli impulsi per eseguire lavori di calcolo.